Graeme Burress: “Wakeparadise è tra i top park mondiali, sono stato benissimo”
Premiato nel 2020 come Rider of the Year, eletto due volte Park Rider of the Year e doppietta anche per la Video Part of the Year. Questo è il curriculum di Graeme Burress, wakeboarder trentaduenne originario di Cincinnati che abbiamo avuto il piacere di ospitare per le ultime due settimane a Wakeparadise. Non potevamo lasciarlo tornare oltreoceano senza fargli qualche domanda sul suo soggiorno milanese.
Com’è andata la tua prima esperienza a Milano Graeme? Ti è piaciuta la città?
Era la mia prima volta in assoluto in Italia e devo dire che è stato veramente epico. Mi è piaciuta Milano: mi è piaciuta l’attitudine delle sue persone, che sono sempre attive. Ho anche apprezzato il fatto che con una sola ora di macchina puoi raggiungere delle montagne stupende.
Come ti sei trovato con i locals di Wakeparadise? Seguendovi su Insta abbiamo notato una certa intesa con Tom, Giulio e Red…
Sì mi hanno accolto benissimo, è vero. Non sapevo cosa aspettarmi da Wakeparadise in marzo, ma sono riuscito ad allenarmi alla grande. I ragazzi erano sempre gasati per aprire il cable la mattina presto, girare insieme, fare un po’ di filming, provare nuovi trick. C’è una vibe pazzesca al park.
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Che piani hai adesso? Quali sono i tuoi obiettivi per il 2023?
Posso dirti con piacere che per i prossimi mesi sarò veramente tanto impegnato. Ora torno in Texas per scattare con Hyperlite il catalogo 2024, poi sempre con loro andrò in tour per una demo nel nord degli Stati Uniti. A giugno torno in Europa e starò in giro per 40 giorni tra Germania, Italia, Francia e forse anche in Lituania. Cercherò di filmare sempre per riuscire entro fine anno a mettere fuori un bel video.
A breve le tavole che hai sviluppato con Hyperlite saranno disponibile qui nello shop di Wakeparadise: quale miglior occasione per chiederti degli insight? Dicci qualcosa che non sappiamo.
Non potrei essere più felice del risultato ottenuto con le tavole di quest’anno. La Blacklist ha un profilo flat, si muove agilmente ad alte velocità, è super flexy ed ha una base pulita, molto adatta ai rail. La novità del 2023 invece è la ATV, acronimo di All Terrain Vessel, una tavola che costa un po’ meno e che anche per questo può avvicinare nuovi appassionati. La ATV è sicuramente più facile della Blacklist, ha due piccoli canali tra i piedi che aiutano nel movimento delle lamine ed è una tavola che ti perdona se sbagli. Altro aspetto notevole, è che la ATV è praticamente indistruttibile: giro con la stessa tavola dallo scorso giugno e non ha un graffio.
Graeme come valuti Wakeparadise rispetto ad altri park nel mondo? Attento a quello che rispondi eh…
Wakeparadise è al top perché non gli manca niente: ha un bel cable, dei rail molto divertenti e un layout studiato attentamente che offre diverse soluzioni, stimolando la creatività dei rider. Al di là del discorso tecnico, mi sono sempre sentito coccolato al bar / ristorante, e la surfpool è un lusso. Wakeparadise ha tutto quello che serve per essere considerato una epic location.
Quindi se dovessi fare una recensione, consiglieresti Wakeparadise per…?
Posso risponderti in maniera specifica perché sono abituato a girare tanto in diversi park quindi apprezzo alcuni dettagli. Ad esempio ho notato che i ragazzi di Wakeparadise cambiano spesso il setup di rail e strutture e questo oltre a non essere scontato, migliora parecchio l’esperienza di chi viene al cable per allenarsi. Mi ha stupito vedere quanta gente frequenti con il park fuori stagione, credo che Wakeparadise anche in virtù della sua vicinanza ad una grande città come Milano stia contribuendo in maniera decisiva alla crescita del wakeboard in Italia.