Tips su come approcciare la surfpool di Wakeparadise

Il No Surf Setz Pro 2022 è stato uno sballo. I ragazzi hanno spaccato sull’onda statica dell’Idroscalo e ci hanno fatto divertire con un surf potente e qualche trick di livello. La domanda che in tanti ci hanno riportato è stata come potrete immaginare: “Ma il surf nella surfpool di Wakeparadise è paragonabile al surf in mare?”

Allenare il surf senza le onde non è cosa facile. C’è chi sostiene che il surfskate sia l’allenamento più propedeutico per poi riportare le manovre sull’onda e chi afferma il contrario. C’è chi dice che le onde artificiali non possono essere considerate surf e chi invece ne vorrebbe una ad ogni angolo della città. Non siamo qui per dire cosa sia giusto o sbagliato, possiamo affermare però che un movimento continuo e ripetitivo può allenare il surf in mare, purché si approcci l’onda statica consapevoli dei suoi pregi e difetti.

LA SURFPOOL DI WAKEPARADISE: COME APPROCCIARE L’ONDA STATICA?

I ragazzi in gara, surfisti del calibro di Roby D’Amico e Giada Legati, hanno fatto per loro stessa ammissione molta fatica appena entrati in piscina a capire come funzionassero le linee d’acqua, il flow ed il bottom turn. Tutte quelle cose che in mare ormai si danno abbastanza per scontate. Il trick per riuscire a surfare questo tipo di onda è resettare il cervello e ripartire da zero. Imparare tutto da capo aggiungendo la conoscenza tecnica che si ha nell’esecuzione delle manovre. Ed ecco fatto che dopo qualche giro i ragazzetti terribili della nazionale andavano già spediti come se l’onda fosse quella del mare. Ian Catanzariti, Rufo Baita e Michelino Scoppa hanno iniziato a fluttuare sull’onda con grande eleganza e padronanza. Layback, cutback e addirittura qualche air reverse. L’onda statica era già stata domata. Poi è arrivato Edo Papa che insieme al vincitore dell’evento Roby D’Amico ha portato potenza e pioggia di spruzzi. Dopo qualche giro tutti andavano spediti e padroni della situazione.

Surfpool

COME ALLENARE LE MANOVRE NELLA SURFPOOL DI WAKEPARADISE

Se è vero che il flusso che spinge la tavola non viene da dietro come nel mare, bensì da davanti, l’esecuzione della manovra in termine di posizionamento e movimenti del corpo è identica. Come ben saprete per effettuare al meglio una manovra nel surf la testa guida le braccia che poi di conseguenza permettono a torso e bacino di ruotare e dare forza alle gambe, che in ultima istanza trasmettono la potenza alla tavola. L’onda statica oltre che allenare molto le gambe sulla resistenza, permette grazie alla sua ripetitività di poter correggere il posizionamento degli arti in funzione della corretta esecuzione della manovra.

tiriamo le somme

La surfpool non è uguale al mare. Qui non ci piove e non ci voleva uno scienziato per affermarlo. Le manovre che vengono effettuate sono identiche a quelle del surf, vedere per credere. È allenante? Sì, l’iterazione dei movimenti e il dispendio energetico sono un ottimo allenamento per chi pratica surf, ma ovviamente non pensate di poterlo sostituire alle uscite in mare.

Surfpool

 

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